Regressione alle Vite Passate.
In cosa consiste una regressione alle vite passate? . Si parte con una induzione ipnotica, che a differenza di quanto rappresentato nei film, non provoca nessuno stato di totale soggiogaménto. In realtà l’induzione ipnotica provoca un grande stato di rilassamento fisico e, allo stesso tempo, una elevatissima attività cerebrale.
E poi?
Dopo l’induzione ipnotica il processo di regressione continua. Si viene portati in un posto-epoca che improvvisamente ci “compare” nella testa e ci troviamo catapultati in un film molto, molto vivido. Iniziamo a viviere le sensazioni di questo nuovo personaggio che impersoniamo. L’aspetto molto curioso è che spesso tutto quello che ci accade attorno è totalmente avulso da noi. Anche se poi sembra avere ripercussioni nella nostra vita attuale.
In conclusione che effetti ha la regressione?
Alla fine del processo di regressione, dopo aver vagato nello “spazio-tempo”, ci si ritrova seduti o sdraiati dove si è iniziata la regressione con un profondo stato di rigenerazione, rilassati e spesso sbalorditi, e questo accade non solo le prime volte che si prova questa esperienza. Dopo una o due settimane si possono notare benefici e risoluzioni anche in relazione a problematiche che ci affliggevano prima.
Infine vi chiederete che relazione c’è tra la regressione alle vite passate e i Tarocchi? Vi farà piacere sapere che ci sono metodi di indagine con i Tarocchi per quanto riguarda anche le vite passate e le relazioni con i nostri avi e altre persone importanti nella nostra vita. Spesso relazioni importanti derivano da rapporti “precedenti”, già avvenuti. Combinare le due “tecniche”, i Tarocchi e la Regressione, porta, spesso, ad uno sblocco risolutivo; è come se l’inconscio facesse sbocciare un seme piantato durante la regressione e i Tarocchi lo aiutassero a germogliare. Situazioni particolari nella vita attuale si risolvono con molta facilità.
Come ho imparato la tecnica di Regressione alle vite passate?
Grazie al mio insegnante, Alex Raco, e a tutto il gruppo che ha condiviso con me questa esperienza, tra loro Lucia Morello e Giuliana Santin (degli altri non ho i link online ai loro siti).